Ciao a tutti
L’ultimo decreto “Covid” emanato dal governo, consente, a distanza di 8 mesi, la riapertura delle palestre. Un segnale importante per chi frequenta questi luoghi con lo scopo di stare bene non solo fisicamente ma anche e soprattutto spiritualmente. Ed eccoci qui di nuovo a condividere la nostra pratica. Da martedì 25 maggio prossimo si ritorna a vivere, cercando di superare le inevitabili paure e i tanti dubbi che ci assaliranno. Si riparte con i consueti orari e giorni di pratica:
martedì 19.00-20.30, qi gong, tai chi chuan, meditazione
mercoledì 19.00-19.45, meditazione
giovedì 19.00-20.30, qi gong, tai chi chuan
venerdì 19.00-20.30, qi gong, tai chi chuan, meditazione.
Vi ricordo quali sono le direttive più importanti da rispettare:
– Obbligo di rilevazione della temperatura corporea a tutti i praticanti, con impedimento all’accesso al “Dojo” nel caso la stessa fosse superiore a 37,5° C.;
– Obbligo di mascherina all’ingresso e all’uscita. La mascherina può essere tolta solo durante la pratica;
– Obbligo di distanza interpersonale di ml. 2;
– È consigliato inoltre quanto segue:
– arrivare già pronti per la pratica utilizzando il meno possibile gli spogliatoi;
– munirsi di effetti personali per la pratica quali ad esempio, salviette, tappetini, ecc.;
– smaltire direttamente e personalmente mascherine e/o fazzoletti utilizzati durante la pratica e la permanenza nel dojo.
So che molti di voi considerano queste norme “eccessive” e non necessarie ma personalmente penso che debbano essere rispettate e accettate. Non mi sento meno libero nel farlo perché i miei obiettivi vanno oltre.
Il Maestro Zen Taisen Deshimaru diceva:
“ Viviamo in un mondo di paura. Nell’epoca attuale la paura si presenta sotto forma di un’ansia permanente che spezza lo slancio vitale e produce molte malattie. Perché gli uomini hanno paura? Alla base del timore e dell’angoscia c’è l’attaccamento a se stessi e alle cose della vita. Con la pratica regolare dello Zazen, con l’abbandono dell’attaccamento, questo stato d’ansia scompare. Se lo spirito è tranquillo, tutto diventa tranquillo. La radice della paura deve essere vissuta e compresa. In Zazen si possono osservare le emozioni e le paure come bolle che salgono alla superficie di un fiume. Lo spirito è ricondotto al solo momento presente e diventa simile al vasto oceano, che nulla può turbare in profondità. La maggior parte delle paure è immaginaria e non è correlata a un pericolo reale e immediato. La non paura è quella coscienza che lascia sopraggiungere le emozioni senza identificarsi con esse. Attraverso la non identificazione, la coscienza si libera e raggiunge uno stato di stabilità che si manifesta come non paura. “
Torniamo sui nostri passi. Riprendiamo il nostro cammino. Ognuno con il proprio “ fardello ” da portarsi dentro, ognuno con i propri sogni e speranze.
Vi aspettiamo.
Lissone 20 maggio 2021
il Presidente
Francesco Rossena