Ricerche e riflessioni sul metodo delle arti marziali a mani nude, con l’obiettivo di migliorare la nostra pratica.
Kenji Tokitsu è una delle figure più interessanti ed eclettiche del panorama internazionale delle discipline orientali. Grande maestro di karate, che ha insegnato per decenni, ha riscritto completamente il concetto di pratica marziale, andando ben oltre i confini che i suoi stessi maestri gli avevano insegnato. La sua pratica, per chi ha avuto modo di conoscerlo da quasi quattro decenni, è talmente mutata da lasciare strabiliati per la versatilità del cambiamento strutturale del movimento fisico e mentale. «Lo Zen e la Via del Karate», libro fondamentale di studio per chiunque si avvicini, cammini o sia anche in stati avanzati della pratica delle discipline orientali, nella sua semplicità linguistica affronta temi che non si rintracciano in altri scritti affini.
Il tai chi chuan, come dimostra il contesto sociale e culturale in cui si è formato, è stato concepito per essere un’arte marziale efficace. Nella pratica attuale ci si è però allontanati dall’intenzione originaria. Per tornare ai principi dell’efficacia nel combattimento è necessario liberarsi dalla forza “torbida” e parziale messa comunemente in atto e recuperare la forza “pura”, la forza di integrazione del corpo.