Che bella avventura Burgos 2025!
Bello il viaggio, avventuroso per alcuni di noi il rientro a causa del blackout elettrico che ha colpito la Spagna lunedì 28 (il giorno del rientro), magnifica l’accoglienza degli amici Spagnoli, del Maestro Fernando Martin Millana di Unai, Gaudencio, Cesar, Carmen, Riccardo, Pedro…………

Lo spirito di Rosa , la compagna di Fernando scomparsa di recente è stato sempre con noi. Nel dojo Ananko si respira aria fresca, aria di pratica seria e di spiritualità profonda. Nessuna rivalità, nessuno spirito di competizione, solo voglia di praticare e di crescere insieme.
Il merito va sicuramente a Fernando e ai suoi allievi che hanno ben compreso cos’è il Jisei-do, il metodo coniato dal Maestro Tokitsu nella ricerca di salute, benessere ed efficacia.
Quest’anno eravamo presenti in 8, provenienti dall’Italia. Un messaggio forte, che spero venga raccolto ovunque, che vuole testimoniare il desiderio di condivisione. Non dobbiamo farci prendere dalla pigrizia, Italia, Spagna, Francia, Belgio, Portogallo, Svizzera……., ogni luogo deve essere condiviso, ogni opportunità è un’occasione da non perdere. Il nostro linguaggio deve diventare quello del corpo oltre che dell’anima.

Ce lo insegna senza tanti giri di parole il Maestro Tokitsu con il suo approccio alla pratica genuino e di rara profondità. Lo ha fatto anche in questo weekend a Burgos coadiuvato dai suoi insegnanti migliori (Armando Marinozzi, Fernando Martin Millana) e da quelli emergenti Anthes e Luigi Aliberti che hanno potuto tastare in prima persona l’efficacia dei gesti e dei movimenti del nostro Sensei.
La meraviglia di fronte all’occuratezza del lavoro del Maestro è sempre qualcosa che colpisce. Ogni volta sembra di essere arrivati e invece c’è sempre qualcosa da aggiungere, qualcosa che era nell’aria e che non si era compreso fino in fondo.
C’è tanto ancora su cui lavorare, ogni giorno, in ogni momento. Abbiamo un forziere ricco di pietre preziose (il nostro corpo) e Sensei Tokitsu ci ha mostrato come aprirlo, ci ha fatto comprendere quanto è importante che ognuno di noi si prenda cura del proprio “sé”.
La pratica deve essere anche gioia di vivere, deve essere fatta con il sorriso interiore e esteriore per produrre effetti importanti per la nostra salute. Ecco perché il contesto, le persone che praticano con noi, diventano importanti e ci fanno crescere.
Ogni rientro, ogni fine di un bel viaggio e di una ricca esperienza, lascia sempre un vuoto, una sorta di triste malinconia. L’ha ben manifestata con la sua toccante emozione l’amico Luigi con il suo abbraccio al Maestro prima di partire. Anche questo è un segno importante della qualità del gruppo che si sta creando al di là di inutili nazionalismi.
E ora, TUTTI AD ASSISI, per crescere ancora un po’.
M° Francesco Rossena
